Ristrutturare casa: come non prendere fregature

Se hai paura di incamminarti in una ristrutturazione e cerchi dei consigli per non avere brutte sorprese allora devi necessariamente leggere questo articolo.

Ho deciso che questo sarà il primo di una serie di articoli nei quali ti darò alcuni consigli per non incorrere in brutte sorprese.

Partiamo dai preventivi.

Prima di chiedere un preventivo di spesa è sempre utile far produrre dall’architetto un Computo Metrico.

Il Computo metrico altro non è che un elenco, diviso in varie voci, di tutte le lavorazioni necessarie per effettuare la ristrutturazione, accompagnata dai quantitativi previsti, pronto per essere prezzato dalle aziende interessate. Ti faccio vedere qui sotto un esempio.

Qui sopra puoi vedere che le voci di computo, che nello specifico appartengono al capitolo delle Nuove Opere, sono:

  • Numerate consequenzialmente
  • Hanno riportato un cod. che nella fattispecie è quello riferito alla voce sul prezzario della camera di commercio
  • Hanno la dicitura dove si elenca il tipo di lavorazione nel modo più preciso possibile
  • Hanno il conteggio, in questo caso mq, parziali e totali previsti per la lavorazione
  • Hanno lo spazio per inserire il prezzo unitario delle lavorazioni
  • Hanno lo spazio per inserire il prezzo finale della lavorazione

Ora ti inserisco una parte di un preventivo ben fatto (chiaramente per privacy ho oscurato alcune cose)

E’ ben eseguito perché trovo specificato bene:

  • Ogni lavorazione per voci
  • Ogni voce con dettagliata specifica di quello che comprende
  • Ogni voce ha il quantitativo a preventivo
  • Ogni voce ha il suo prezzo unitario
  • Ogni voce ha il prezzo totale

Ora alcuni esempi di preventivi che non vanno bene e che nascondono delle insidie

Come vedi nel primo viene ben elencato lavorazioni e quantitativo, però non ho nessun prezzo ne unitario ne parziale. Nello specifico del preventivo, per la cronaca, l’unico prezzo che compariva era il prezzo complessivo.

Nel secondo esempio sbagliato viene riportata ogni voce, anche se sommaria, delle lavorazioni e il prezzo parziale per ogni una di loro, senza quantitativo ne prezzo unitario.

Bene, dalle mie parti si dice “meglio diventare rossi prima che bianchi poi”, ovvero meglio arrabbiarsi e scontrarsi prima di raggiungere l’accordo che dopo averlo siglato e rimanere fregati.

Come fai, in fase di cantiere, se ci sono delle lavorazioni da fare non conteggiate prima, a controllare quanto ti costeranno? Certo ti dovranno fare un preventivo di integrazione ma come fai a sapere se sarà corretto se non hai il riferimento del prezzo unitario che ti avevano applicato?

Esempio: se a preventivo ti avevano conteggiato per 1 mq di rasatura a gesso 32,00 €/mq, ora che per una variante dovrai farne 10 mq in più, sai già che il prezzo da conguagliare sarà di 320,00 €.

Questo non potrai controllarlo se il preventivo non è preciso, perché se manca il prezzo unitario, ti faranno un prezzo ma come fai a sapere se è quello che ti avevano applicato prima e se è corretto? Se manca il quantitativo esplicitato, come si fa a determinare il quantitativo in più da aggiungere?

Quindi fai fare un computo il più preciso possibile all’architetto e richiedi un preventivo dettagliato ed esauriente che, del resto è anche sintomo di professionalità, serietà e trasparenza.

Non attendere oltre fai fare il computo all’architetto, contattami per aiutarti in questo step cruciale.




Ristrutturare casa: che caloriferi installare?

Sei in procinto di eseguire dei lavori sul tuo impianto di riscaldamento e vorresti avere dei chiarimenti in merito ai caloriferi? Non sai quali scegliere? Non sai come confrontarli?

In questo articolo cercherò di spiegarti le differenze tra alcune categorie di caloriferi e come possono esserti utili per le tue necessità.

Hai capito bene, tutto il ragionamento deve partire dalle tue necessità, ovvero come usi la casa? Quanto tempo passi in casa? Che risultato estetico vuoi ottenere?

Andiamo per gradi e iniziamo a vedere le varie categorie di caloriferi presenti sul mercato.

In commercio esistono fondamentalmente due categorie: in ghisa e in alluminio. Le differenze? L’alluminio ha un rendimento di trasmissione del calore più elevato, il che vuol dire che ti serviranno elementi più piccoli per avere lo stesso riscaldamento (e questo è già un indizio importante se hai problemi di spazio). Altro vantaggio indiscutibile dell’alluminio è la spiccata leggerezza rispetto alla ghisa. Proprio per questa caratteristica ha portato il mercato a fornire i radiatori in alluminio già pre-finiti, che vuol dire già verniciati. Questa cosa, anche se ci hanno provato, non è possibile per i radiatori in ghisa perché sono troppo pesanti e, anche se pre-verniciati, durante l’installazione verrebbero completamente rovinati.

Ma attenzione: la scelta tra i due materiali, nella maggior parte dei casi, viene fatta in base all’uso che si farà dell’abitazione.

Mi spiego meglio. I radiatori in alluminio si scaldano rapidamente e cedono subito calore all’ambiente ma, di contro, si raffreddano anche rapidamente. Quelli in ghisa, invece, impiegano più tempo per scaldarsi e cedere calore ma, di contro, una volta spento l’impianto continuerà a cedere calore ancora per quasi un’ora. Cosa vuol dire questo? Che se vivi la casa tutto il giorno è preferibile optare per la ghisa, tiene calore più a lungo e darà meno impulsi di accensione e spegnimento alla caldaia, il che vuol dire risparmio economico. Al contrario se ritorni a casa solo la sera perché sei tutto il giorno fuori per lavoro, hai necessità di calore subito e quindi è preferibile un impianto con radiatori in alluminio.

Le scelte vengono prese, chiaramente, in base al budget a disposizione e se si trovano dei termosifoni già installati in precedenza. Se hai poco budget puoi optare per una verniciatura dei caloriferi presenti con ottimi risultati come qui sotto

Altrimenti puoi addirittura optare per modelli dal design moderno e particolare come ad esempio questi

Come hai visto non esiste, come spesso accade, una regola fissa, ma la scelta va ponderata sulle tue necessità.

Stai attento a prendere la scelta giusta che ti farà risparmiare molti soldi sia all’inizio, che successivamente in manutenzione.

Se hai bisogno un aiuto non esitare a contattarmi qui per una prima consulenza gratuita.




Ristrutturare casa: l’impianto di riscaldamento

Stai per ristrutturare casa e hai dei dubbi sul tipo di impianto da usare? Hai sentito parlare di varie tecnologie ma non hai capito a fondo le differenze?

Solitamente quanti ci si approccia ad una ristrutturazione, affrontare il tema dell’impianto di riscaldamento diventa uno dei punti centrali, perché è uno degli impianti tecnologici principali.

Le tipologie di impianti per il riscaldamento invernale sono molte ed affrontarle tutte è praticamente impossibile.

In questo articolo mi voglio concentrare su due tipologie: il riscaldamento con caloriferi ed il riscaldamento a pavimento.

Mi concentro sul paragone di questi due perché, in base all’esperienza personale, sono quelli con cui ci si trova a che fare più spesso, perché le case da ristrutturare presentano quasi totalmente un impianto a radiatori e, quasi sempre, il quesito è se tenere l’impianto, sostituirlo con uno nuovo della stessa tecnologia o con uno nuovo a pannelli radianti (riscaldamento a pavimento).

Vediamo di fare di chiarezza analizzando i due tipi di impianto.

  1. Impianto a radiatori

Senza addentrarsi nel tecnico, sostanzialmente l’acqua scaldata da una caldaia, viene immessa in un impianto che la porta ai radiatori posti nelle singole stanze. Come funziona il riscaldamento dell’aria con il calorifero o radiatore? Per Convezione, per comprendere meglio guarda l’immagine qui sotto.

In pratica l’aria fredda dal pavimento viene attirata verso il calorifero, si scalda e sale verso l’alto. La prima a scaldarsi è l’aria dove c’è il soffitto e pian piano, con l’aumento dell’aria calda, il calore scende. E’ proprio così, infatti non è raro trovare una temperatura al soffitto più alta di 2 – 3 gradi rispetto a quella che c’è a pavimento. Peccato che però noi camminiamo sul pavimento!

Questo per farti comprendere meglio i pro e contro di questo impianto:

  • Il costo iniziale per l’installazione è decisamente basso
  • La temperatura dell’acqua calda che circola nell’impianto è superiore ai 70° C
  • I caloriferi saranno sempre presenti nell’ambiente, necessaria quindi una analisi sul loro posizionamento (difficilmente è prevedibile un letto a fianco di un calorifero)
  • Le tinteggiature delle pareti si sporcheranno più velocemente e sarà necessaria una manutenzione più assidua delle stesse

Il miglioramento energetico di questa tipologia d’impianto si ottiene con l’installazione di valvole termostatiche ad ogni calorifero, che permettono una regolazione personalizzata di ogni ambiente oltre che una riduzione di sprechi e costi (peraltro già obbligatorie nei condomini)

2. Riscaldamento a Pavimento

L’impianto a pannelli radianti o comunemente chiamato riscaldamento a pavimento, prevede la stesura di tubi in pvc sotto il massetto del pavimento. All’interno di questi verrà distribuita l’acqua calda direttamente dalla caldaia o centrale termica. Il riscaldamento dell’ambiante per Irraggiamento dal calore dal pavimento. I pratica il riscaldamento parte dal pavimento e man mano che si allontana da questo, diminuisce la temperatura. E’ molto più redditizio perché scalda l’aria dove viviamo, cioè vicino al pavimento. Per chiarimento ti invito a visionare l’immagine qui sotto

Ma quali sono i pro e contro?

  • La temperatura dell’acqua che riscola internamente è sui 35° C, il che si traduce in risparmio energetico rispetto ai caloriferi
  • Non ho nessun ingombro dei radiatori e quindi nessuna limitazione di utilizzo dello spazio
  • Le tinteggiature vengono sporcate meno e quindi ho necessità di meno manutenzione negli anni
  • Il costo di installazione è molto elevato in una ristrutturazione, perché include anche il costo del nuovo massetto e dell’eventuale demolizione del vecchio

Quindi quale scegliere per il tuo intervento di ristrutturazione? La domanda è complessa perché necessita di valutazione caso per caso. I motivi infatti sono sia economici (magari non si dispone del budget necessario per sostituire un impianto esistente a caloriferi con un riscaldamento a pavimento) che tecnici (a volte anche demolendo il massetto esistente non si dispone delle altezze necessarie per farci state il nuovo impianto a pavimento).

Quindi la soluzione migliore è chiedere una consulenza ad un professionista.

Non aspettare, contattami per una prima consulenza gratuita.




Come ristrutturare casa per aggiungere valore

In questo articolo voglio parlare di un argomento che tutti sanno che esiste ma passa in secondo piano nei ragionamenti di lavori in casa, ovvero il concetto del valore.

E’ importante spiegare che le valutazioni di mercato, come è ovvio, vengono influenzate da molti fattori, non secondario è lo stato di manutenzione.

Per intenderci un appartamento nuovo nella stessa zona, vale di più di un appartamento in ottimo stato, che vale di più di uno in buono stato e così via.

Oggi però parliamo di una cosa differente, ovvero di come ristrutturare la propria casa possa mettere al sicuro il proprio investimento.

Mi spiego meglio. Molto spesso quando si compra una casa dal trilocale in su, si pensa che si debba scegliere la casa della vita.

E’ anche giusto pensarlo, quindi si definisce la zona dove si vuole prendere casa, si visitano molti appartamenti.

Però quello che mi sento di consigliare è: diamo anche uno sguardo all’investimento, alla eventuale vendibilità futura perché alla fine, nella vita, non si sa mai.

Ti faccio un esempio concreto per spiegati cosa intendo.

L’operazione in questione è stata da me condotta recentemente, si trattava di un appartamento che su mandato di un mio cliente ho fatto acquisire in forte sconto. Nello specifico trattasi di un trilocale al quarto piano, in stabile anni ‘80 sempre ben tenuto.

Il trilocale è 102 mq, ed è stato acquisito per 105.000,00 €, in pratica poco più di 1.000,00 €/mq.

Abbiamo eseguito una ristrutturazione abbastanza importante per realizzare la casa per lui perfetta, spendendo una cifra complessiva, inclusi tutti i costi dei professionisti per le varie certificazioni e documentazioni, di 95.750,00

Facendo quindi i conti al dettaglio il cliente ha investito:

Acquisto casa                                  105.000,00 €

Agente immobiliare                           3.840,00 €

Notaio + tassa registro                      4100,00 €

Ristrutturazione                                95.750,00 €

TOT.                                                  208.690,00 €

Allo stato di mercato attuale, considerato anche l’ottimo stato di manutenzione dello stabile in cui è inserito l’appartamento in questione, l’appartamento ristrutturato avrebbe una valutazione di mercato intorno 235.000,00 €.

Quindi, il cliente in questione ha sostenuto un investimento di quasi 209.000,00 €, ma con la valutazione attuale dell’immobile ha, di fatto, avuto un guadagno di 27.000,00 €.

Considerato che dall’acquisizione alla fine cantiere sono passati 10 mesi, in termini finanziari potremmo considerare che l’incremento dell’investimento del 12,4%, per un R.O.I. pari 14,88 %. Ottimo investimento direi.

Quindi, quello che voglio dire è che, sicuramente, è giusto valutare un acquisto per le proprie necessità, ma che con le strategie giuste, con la giusta capacità di vedere le potenzialità di un appartamento l’investimento che farai avrà un possibile incremento immediato.

Non aspettare, se vuoi far fruttare da subito il tuo investimento contattami per una prima consulenza gratuita.




Ristrutturare casa: colori e decori

Cerchi idee per rinnovare un ambiente? Vorresti con poca fatica cambiare totalmente il “carattere” di casa tua? Leggendo questo articolo troverai qualche sputo.

La decorazione e/o pittura murale è un’arte vecchia almeno quanto il genere umano. In tutte le epoche l’uomo ha avuto, quasi, la necessità di conferire ai muri delle proprie abitazioni un tocco cromatico e particolare, così da arricchire e rendere più unici i propri interni.

Anche oggi, in ambito moderno, la decorazione è un elemento che può essere preso in considerazione per personalizzare i propri ambienti.

Metodi per fare ciò sono quasi infiniti quanto la fantasia di ognuno. Oggi mi soffermerò su tre particolari “categorie”.

  • Decorazione con Colori

Il metodo storico e più semplice è utilizzare la pittura murale. Pensiamo solo alla storia, in termini di affreschi, che abbiamo nel nostro paese. Possiamo utilizzare in vari modi il colore, per comprendere come utilizzarlo ti rimando agli articoli che ho già presentato su questo blog ed in particolare qui e qui. Anche oggi possiamo effettuare tutta una serie di decori, dalle forme geometriche a forme più naturali. Come si dice in gergo un immagine è meglio di cento parole e quindi ti invito ad osservare le immagini di seguito

  • Carte da parati

Quando si parla di carte da parati si parla di un mondo vastissimo. Le carte da parati esistono da tantissimo tempo e sono generalmente caratterizzate da motivi o texture di piccola dimensione che si ripetono in sequenza. Questo tipo di decoro viene utilizzato ancora moltissimo in ambienti classici.

Negli ultimi anni però l’evoluzione della carta da parati ha assunto sviluppi molto interessanti, che vanno da decori tutta parete a gigantografie di paesaggi che conferiscono un effetto profondità all’ambiente veramente singolare. Guarda gli esempi qui sotto per comprendere meglio cosa intendo.

  • Pannelli 3d

In questo caso ci troviamo di fronte a pannelli tridimensionali, con tantissimi motivi differenti, che vengono incollati ai muri. L’effetto che si ottiene è a volte strabiliante. Usare questi pannelli, può sicuramente caratterizzare fortemente un ambiente, infondendo carattere ed attirando l’attenzione su di esso.

Spero che le informazioni ti siano state utili. Ora, capendo che tipo di ambiente desideri, ti consiglio di osare. Passa all’azione ed osa, facendo qualche cosa di unico per casa tua.

Se hai bisogno di aiuto contattami qui.




Ristrutturare casa: quando scegliere l’architetto?

Ma l’architetto quando mi serve? Devo sceglierlo dopo che ho preso casa o prima? Come mi può aiutare nei vari passi necessari? Se queste sono alcune delle domande che ti fai personalmente leggi questo articolo e ti prometto che molti dubbi ti saranno fugati.

Cominciamo col dire che a domanda “quando dovrei consultare un architetto?”, la mia risposta sarebbe “dipende da cosa devi fare”.

Per spiegarmi meglio, mi sento di dire che un progetto ha varie scale e quindi possibili intervalli d’intervento differente.

Cercherò di schematizzare, per semplificare, il concetto dividendolo in punti come di seguito.

  • Progetto di interior design

La parte più semplice, se vogliamo, ma anche quella che porta i risultati più visibili.

Se hai già una casa, oppure vuoi comprarne una e non vuoi stravolgere la distribuzione degli spazi, quello che devi chiedere al tuo architetto è un progetto di interior design. Qui verranno studiati l’ambientazione, i suoi colori ed i suoi arredi in base alle esigenze che gli comunicherai.

  • Progetto architettonico

Se hai necessità di mettere mano alle parti murarie, se specialmente vuoi dividere differentemente i tuoi spazi interni, vuoi ridefinire o rifare gli impianti ecc., al tuo architetto dovrai chiedere un progetto architettonico. Le varianti sono molte e tutte da personalizzare, in termini di servizio richiesto. Se ti serve questo, contatta un architetto dopo che avrai comprato casa.

  • Consulenza pre-acquisto

Se hai individuato una o più case che ti interessano, chiedere una consulenza preventiva all’architetto può essere utile per individuare eventuali problematiche o scoprire potenzialità nascoste che non avevi considerato. E’ possibile stimare un costo di massima necessaria per la ristrutturazione che può far pendere l’ago della bilancia, in caso di scelta, su una casa piuttosto che di un’altra.

  • Ricerca della casa dei sogni

Ci si può affidare ad un architetto anche per ricercare la casa per le proprie esigenze. Se non hai tempo o voglia da dedicare alla ricerca, semplicemente stabilisci il tuo tetto massimo di spesa e dai mandato all’architetto di cercare alcune case per te. Dopo averti ascoltato, ricercherà la casa per te, tenendo conto di eventuali spese per la ristrutturazione.

Quello che ti voglio dire in questo articolo è di vedere l’architetto non solo nel modo classico, ma come un consulente esperto del mercato che ti può far risparmiare parecchi soldi. Per farti comprendere ti faccio un esempio.

Riguarda una ristrutturazione di un appartamento, con ampio terrazzo, in villa. La villa è composta di due piani e, seppur costruita come una villa a tutti gli effetti, sono stati eseguiti due ingressi e accatastati come due subalterni differenti. Il cliente acquisisce il piano primo tramite Asta giudiziaria.

Dopo l’acquisizione mi contatta per il progetto di ristrutturazione. Durante il primo sopralluogo mi rendo conto, e lo faccio notare al cliente, ciò che ho descritto prima, ovvero gli appartamenti sono due, ma concepiti per essere un’unica villa, questo significa che tutti gli impianti sono unici.

Vi lascio immaginare la problematica per risolvere il sezionamento degli impianti e l’allaccio a nuove utenze.

In questo caso, se mi avessero contattato subito, prima della vendita giudiziaria, dal veloce sopralluogo avrebbero avuto subito coscienza delle problematiche.

Si sarebbe potuto abbandonare l’idea d’acquisto e direzionare la ricerca su altro, oppure visto le problematiche si poteva valutare che le stesse fossero elemento di disincentivo e ipotizzare il rischio di presentarsi all’asta giudiziaria all’incanto successivo, partendo da un prezzo il 20% più basso e, di conseguenza, risparmiando soldi.

Ti posso assicurare che anche sul libero mercato ci sono molte insidie che ti possono far spendere soldi inutili che potresti invece re-investire sulla ristrutturazione.

Quindi il mio consiglio è di non vedere l’architetto come una spesa in più, ma come l’alleato che, oltre a progettarti la casa che vorrai, ti farà RISPARMIARE.

Non buttare soldi, contattami per una prima consulenza gratuita.




Ristrutturare casa: il COLORE 2

Stai ristrutturando casa e vorresti progettare qualche ambiente con colori particolari? Non conosci che effetto potrebbe avere i colori delle pareti sui tuoi spazi interni?

Con questo articolo cercherò di chiarire come i colori determinano precise percezioni degli spazi, così che potrai utilizzarli con più consapevolezza per ottenere il risultato desiderato.

E’ doveroso però fare alcune premesse:

  • A concorrere nel creare l’atmosfera globale dei tuoi ambienti non saranno solo i colori delle pareti, ma anche il colore del pavimento, degli arredi e degli oggetti inseriti all’interno.
  • Consideriamo tutte le pareti, sia verticali (muri) che orizzontali (pareti e soffitti)
  • La pavimentazione sarà di norma una costante, anche nel tempo, il che significa che la sua corretta scelta diventa di basilare importanza: se è semplice cambiare i colori dei muri (è sufficiente ridipingere), non è così comodo sostituire i pavimenti.

Detto questo ti invito ad osservare con attenzione l’immagine qui sotto.

Come puoi notare, viene presentato sempre lo stesso ambiente (infatti le dimensioni delle pareti e il pavimento non cambia mai) ma con colori posizionati su pareti differenti.

Le sensazioni che ottieni, la lettura dello spazio e l’atmosfera in generale cambia, non è vero?

Andiamo a vederli uno ad uno:

  1. ESPANSIONE: dipingere tutte le pareti ed il soffitto con il medesimo colore chiaro (potrebbe essere bianco o altri colori molto chiari) conferisce una sensazione di espansione dello spazio. Quindi se hai un ambiente piccolo e la tua idea è di ottenere uno spazio “arioso”, questa potrebbe essere la soluzione.
  2. ABBASSAMENTO: dipingere il soffitto di toni più scuri conferisce una percezione di abbassamento, di compressione dello spazio. Questo metodo è perfetto per riequilibrare lo spazio in ambienti stretti con soffitti alti, che già danno una sensazione di strettoia, come in un corridoi per esempio.
  3. PROFONDITA’: dipingere pareti e soffitto con toni più scuri, lasciando la parete di fondo chiara o bianca, conferisce profondità all’ambiante. Questo trucchetto è utile in ambienti corti che vorresti allungare, immagina per esempio aa ambienti corti o a nicchie.
  4. ACCORCIAMENTO: questo l’esempio opposto al precedente da utilizzare in ambienti dove vorresti più accorcimento e reccoglimento dello spazio.
  5. INNALZAMENTO: abbiamo qui l’esempio opposto al numero 2. Cioè lasciare il soffitto molto più chiaro dei muri fa “leggere” l’ambiente più alto.
  6. RESTRINGIMENTO: lasciare le pareti laterali molto più chiare del soffitto e della parete di fondo in generale conferisce una sensazione di restringimento. E’ utile per riequilibrare ambienti molto larghi e dispersivi.
  7. ALLARGAMENTO: anche in questo caso, l’opposto del caso precedente
  8. ALLUNGAMENTO e ABBASSAMENTO: se hai necessità allungare ed abbassare il tuo ambiente, questo è il caso che fa per te. Viene molto usato, storicamente, anche con fasce boiserie.
  9. COMPATTAMENTO: è questo il caso che vede tutte le pareti colorate di toni scuri o, comunque, decisi. Realizzare ambienti in questo modo significa realizzare ambienti molto compatti, raccolti, intimi. Utilizzare questa situazione crea sempre ambienti sempre molto particolari e di carattere.

Hai visto quante sensazioni differenti si possono ottenere in una ristrutturazione, solo utilizzando i colori?

Non è facile, lo so, nel senso che calibrare un ambiente molto bene non è semplice. L’errore è sempre dietro l’angolo.

Il mio consiglio è di affidarti ad un professionista, per non perdere tempo e soldi in tentativi ed andare a colpo sicuro. Contattami qui per una prima consulenza gratuita.




Ristrutturare casa vs comprare nuova casa

E’ la domanda che ti si ripropone in questo momento della tua vita? Sei indeciso/a se comprare una casa nuova o da ristrutturare? Ti piace una vecchia casa ma sei spaventato/a dalla ristrutturazione che servirebbe per tramutarla veramente nella casa dei tuoi sogni?

Se hai risposto affermativamente ad almeno una delle tre domande qui sopra allora sei nel posto giusto, perché se continui a leggere l’articolo troverai dei consigli che ti chiariranno le idee.

Prima di tutto ti consiglio di capire esattamente che tipo di casa vorresti.

Questo ti è molto utile per orientarti nell’eventuale ricerca.

Secondo consiglio: dovresti stabilire le tue priorità abitative, in particolare devi identificare come trovare il compromesso tra dove “ti piacerebbe” abitare e dove “dovresti” abitare, per necessità od altro. Ti faccio un esempio: un giorno mi sono capitati dei clienti che per necessità lavorative si erano trasferiti a Milano, entrambi provenivano da paesi di provincia ed avevano un grande desiderio di vivere circondati da ampie zone verdi , ma lavorando ambedue in città si sono trovati di fronte ad una scelta importantissima: cercare un appartamento in città risparmiando tempo negli spostamenti quotidiani rinunciando alla “tranquillità” della periferia o del fuori città, oppure investire ore extra ogni per raggiungere i rispettivi luoghi di lavoro?

Terzo consiglio: avere ben in mente il budget massimo a disposizione. Il mercato immobiliare è molto variegato, nelle città oltre a cambiare da quartiere a quartiere spesso varia da via a via. Tenendo presente il proprio limite di spesa si parte coscienti su un aspetto che può rivedere quelli precedenti, infatti potrai riconsiderare quartieri o zone della città sui quali precedentemente avevi accantonato.

Ora tenuti presenti i tre consigli sopra, la risposta certa alla domanda se è meglio una casa nuova o da ristrutturare non esiste.

Esistono però in ambedue i casi dei pro e dei contro. Andiamo ad analizzarli.

  • Velocità di presa possesso abitazione:

Se acquisti una casa nuova (oppure completamente ristrutturata cioè equiparabile al nuovo) dove lo stato di avanzamento è ad un ottimo livello, i tempi d’attesa per andare ad abitarci si accorciano. Questo potrebbe essere il caso se hai necessità di velocità.

  • Possibilità di personalizzazione:

Avere la possibilità di personalizzare la propria casa è una opportunità molto interessante. Nel nuovo va di pari passo con il livello di finitura a cui il cantiere è arrivato. Nel senso che se è quasi completato, il tuo raggio d’azione non è ampio, mentre se acquisti addirittura sulla carta puoi decidere anche la posizione dei muri interni anche se, in questo ultimo caso la tempistica di consegna si allunga di molto. In caso di ristrutturazione invece, diciamo che il limite che hai, escluso la parte strutturale della casa, è solo il tetto di budget che ti sei fissato/a

  • Tecnologia:

Spesso in una nuova casa puoi avere a disposizione una tecnologia impiantistica già in dotazione sicuramente superiore, realizzata secondo gli ultimi standard normativi. E’ anche vero che se devi ristrutturare puoi comunque aggiungere un certo grado di tecnologia, le problematiche da risolvere sono leggermente diverse … ma è comunque possibile ottenere degli ottimi risultati.

  • Costi più alti:

Mediamente, anche se di solito le abitazioni nuove vengono vendute a corpo, cioè senza un calcolo del valore a metro quadro (mq), è indubbio che le nuove abitazione hanno costi al mq superiori. Il discorso costi è da affrontare anche per i costi fiscali. Se compri al nuovo, ovvero da un’impresa, hai anche l’iva da versare e i costi dei altre tasse sono differenti. Approfondisci questo aspetto in qui.

Comprare una casa da ristrutturare e cimentarti nei lavori ti permette sicuramente più margini di risparmio, sia dal punto fiscale, sia dal punto di vista delle scelte che puoi fare in termini di lavorazioni d’affrontare

  • Spazio:

Indubbiamente la nuove abitazioni hanno spazi più piccoli rispetto a quelle di qualche decennio fa. Per farti comprendere meglio ti faccio l’esempio sul taglio classico che le famiglie cercano, ovvero il trilocale. Per trilocale si intende soggiorno/cucina, due camere e servizi. Bene, ora la dimensione classica di questo appartamento va dai 90 ai 100 mq circa di superficie commerciale (a volte ne ho visti anche più piccoli), mentre negli anni ’90 questo tipo di appartamenti lo si progettava mediamente tra i 100 e i 110 mq. Cioè, oggi con le metrature di 20 anni fa si fanno i quadrilocali.

Trovare quindi appartamenti usati e mettere mano ad una ristrutturazione significa avere camere e spazi sicuramente più ampi rispetto a quelli che troveresti nelle nuove costruzioni.

Comprendi quindi che ogni scelta ha dei pro e dei contro e che solo tu, con la tua personalità e le tue esigenze, puoi arrivare alla soluzione. Certo la consulenza di un professionista ti può essere utile, anche in fase di affiancamento alla scelta. Proprio per questo, per aiutarti a scegliere nel modo migliore e per non farti sprecare soldi puoi contattarmi qui e chiedere una consulenza personalizzata.