Ristrutturare per affittare o vendere

Stai pensando ad un investimento immobiliare? Vorresti affittare la tua casa ma non trovi offerte? Vorresti vendere casa ma non hai ricevuto interesse?

La risposta a tutte queste domande potrebbe essere una ristrutturazione!

In questo caso non una ristrutturazione per avere la casa dei tuoi desideri come ho spiegato già in un articolo.

Vediamo i vari aspetti.

Immagina di aver ereditato dalla nonna un vecchio appartamento. La cara nonnina non ci ha mai fatto nulla, si è tenuta il suo mobilio vetusto, la carta da parati sui muri, i vecchi lampadari. Quando ci entri ti sembra di fare un salto nel passato.

Mettiamo che decidi di venderlo, così ci fai parecchie decine di migliaia di euro, ma nessuno fa offerte. La domanda che ti pongo è: tu la compreresti? Avresti la capacità di immaginare le potenzialità oltre il vecchiume che sprigiona?

Succede che non riesci a venderlo, così pensi di non tenere un appartamento vuoto e decidi di affittarlo. Dopo solo alcune visite, nessuno viene a vederlo. La domanda ora è: tu ci abiteresti?

Quello che voglio dire è che il valore percepito è importante; a parità di dimensioni, le persone scelgono ciò che piace di più e la prima impressione conta molto.

Proprio per questo dovresti pensare a ristrutturare. Chiaramente in maniera lieve, per dagli una rinfrescata.

Sia nel caso tu debba vendere, prendi in considerazione di imbiancare, di svuotare le stanze da vecchi arredi. Il massimo sarebbe realizzare un intervento di Home Staging, cioè arredare intelligentemente in maniera soft i locali, quasi come rifargli il trucco.

Lo stesso potremmo dirlo per affittare un appartamento. Arredalo con nuovo mobili, imbiancalo, cerca di renderlo il più possibile grazioso.

Per realizzare questi interventi il focus non è cosa piace a te, ma cosa potrebbe piacere agli altri.

Sembra una banalità ma non lo è, perché siamo sempre condizionati dai nostri gusti.

In questi casi la parola d’ordine deve essere sobrietà, modernità, leggerezza ed “ordinarietà”.

Alla maggior parte di noi piace lo stile moderno, quello che vede sulle riviste, con colori abbinati ma non forti (poi se vuole un colore forte se lo farà da se).

Fare questi interventi, spendendoci davvero poco, ti potrà rendere molto, perché daranno più valore alla casa sia tu voglia vendere, sia tu voglia affittare.

Aggiungi valore, in questo caso estetico, percepito, al tuo immobile e vedrai che otterrai soddisfazione.

Non aspettare di perdere altri soldi, chiama un professionista esperto.

Ristrutturare casa: come non prendere fregature

Se hai paura di incamminarti in una ristrutturazione e cerchi dei consigli per non avere brutte sorprese allora devi necessariamente leggere questo articolo.

Ho deciso che questo sarà il primo di una serie di articoli nei quali ti darò alcuni consigli per non incorrere in brutte sorprese.

Partiamo dai preventivi.

Prima di chiedere un preventivo di spesa è sempre utile far produrre dall’architetto un Computo Metrico.

Il Computo metrico altro non è che un elenco, diviso in varie voci, di tutte le lavorazioni necessarie per effettuare la ristrutturazione, accompagnata dai quantitativi previsti, pronto per essere prezzato dalle aziende interessate. Ti faccio vedere qui sotto un esempio.

Qui sopra puoi vedere che le voci di computo, che nello specifico appartengono al capitolo delle Nuove Opere, sono:

  • Numerate consequenzialmente
  • Hanno riportato un cod. che nella fattispecie è quello riferito alla voce sul prezzario della camera di commercio
  • Hanno la dicitura dove si elenca il tipo di lavorazione nel modo più preciso possibile
  • Hanno il conteggio, in questo caso mq, parziali e totali previsti per la lavorazione
  • Hanno lo spazio per inserire il prezzo unitario delle lavorazioni
  • Hanno lo spazio per inserire il prezzo finale della lavorazione

Ora ti inserisco una parte di un preventivo ben fatto (chiaramente per privacy ho oscurato alcune cose)

E’ ben eseguito perché trovo specificato bene:

  • Ogni lavorazione per voci
  • Ogni voce con dettagliata specifica di quello che comprende
  • Ogni voce ha il quantitativo a preventivo
  • Ogni voce ha il suo prezzo unitario
  • Ogni voce ha il prezzo totale

Ora alcuni esempi di preventivi che non vanno bene e che nascondono delle insidie

Come vedi nel primo viene ben elencato lavorazioni e quantitativo, però non ho nessun prezzo ne unitario ne parziale. Nello specifico del preventivo, per la cronaca, l’unico prezzo che compariva era il prezzo complessivo.

Nel secondo esempio sbagliato viene riportata ogni voce, anche se sommaria, delle lavorazioni e il prezzo parziale per ogni una di loro, senza quantitativo ne prezzo unitario.

Bene, dalle mie parti si dice “meglio diventare rossi prima che bianchi poi”, ovvero meglio arrabbiarsi e scontrarsi prima di raggiungere l’accordo che dopo averlo siglato e rimanere fregati.

Come fai, in fase di cantiere, se ci sono delle lavorazioni da fare non conteggiate prima, a controllare quanto ti costeranno? Certo ti dovranno fare un preventivo di integrazione ma come fai a sapere se sarà corretto se non hai il riferimento del prezzo unitario che ti avevano applicato?

Esempio: se a preventivo ti avevano conteggiato per 1 mq di rasatura a gesso 32,00 €/mq, ora che per una variante dovrai farne 10 mq in più, sai già che il prezzo da conguagliare sarà di 320,00 €.

Questo non potrai controllarlo se il preventivo non è preciso, perché se manca il prezzo unitario, ti faranno un prezzo ma come fai a sapere se è quello che ti avevano applicato prima e se è corretto? Se manca il quantitativo esplicitato, come si fa a determinare il quantitativo in più da aggiungere?

Quindi fai fare un computo il più preciso possibile all’architetto e richiedi un preventivo dettagliato ed esauriente che, del resto è anche sintomo di professionalità, serietà e trasparenza.

Non attendere oltre fai fare il computo all’architetto, contattami per aiutarti in questo step cruciale.




Ristrutturare casa: che caloriferi installare?

Sei in procinto di eseguire dei lavori sul tuo impianto di riscaldamento e vorresti avere dei chiarimenti in merito ai caloriferi? Non sai quali scegliere? Non sai come confrontarli?

In questo articolo cercherò di spiegarti le differenze tra alcune categorie di caloriferi e come possono esserti utili per le tue necessità.

Hai capito bene, tutto il ragionamento deve partire dalle tue necessità, ovvero come usi la casa? Quanto tempo passi in casa? Che risultato estetico vuoi ottenere?

Andiamo per gradi e iniziamo a vedere le varie categorie di caloriferi presenti sul mercato.

In commercio esistono fondamentalmente due categorie: in ghisa e in alluminio. Le differenze? L’alluminio ha un rendimento di trasmissione del calore più elevato, il che vuol dire che ti serviranno elementi più piccoli per avere lo stesso riscaldamento (e questo è già un indizio importante se hai problemi di spazio). Altro vantaggio indiscutibile dell’alluminio è la spiccata leggerezza rispetto alla ghisa. Proprio per questa caratteristica ha portato il mercato a fornire i radiatori in alluminio già pre-finiti, che vuol dire già verniciati. Questa cosa, anche se ci hanno provato, non è possibile per i radiatori in ghisa perché sono troppo pesanti e, anche se pre-verniciati, durante l’installazione verrebbero completamente rovinati.

Ma attenzione: la scelta tra i due materiali, nella maggior parte dei casi, viene fatta in base all’uso che si farà dell’abitazione.

Mi spiego meglio. I radiatori in alluminio si scaldano rapidamente e cedono subito calore all’ambiente ma, di contro, si raffreddano anche rapidamente. Quelli in ghisa, invece, impiegano più tempo per scaldarsi e cedere calore ma, di contro, una volta spento l’impianto continuerà a cedere calore ancora per quasi un’ora. Cosa vuol dire questo? Che se vivi la casa tutto il giorno è preferibile optare per la ghisa, tiene calore più a lungo e darà meno impulsi di accensione e spegnimento alla caldaia, il che vuol dire risparmio economico. Al contrario se ritorni a casa solo la sera perché sei tutto il giorno fuori per lavoro, hai necessità di calore subito e quindi è preferibile un impianto con radiatori in alluminio.

Le scelte vengono prese, chiaramente, in base al budget a disposizione e se si trovano dei termosifoni già installati in precedenza. Se hai poco budget puoi optare per una verniciatura dei caloriferi presenti con ottimi risultati come qui sotto

Altrimenti puoi addirittura optare per modelli dal design moderno e particolare come ad esempio questi

Come hai visto non esiste, come spesso accade, una regola fissa, ma la scelta va ponderata sulle tue necessità.

Stai attento a prendere la scelta giusta che ti farà risparmiare molti soldi sia all’inizio, che successivamente in manutenzione.

Se hai bisogno un aiuto non esitare a contattarmi qui per una prima consulenza gratuita.




Ristrutturare casa: l’impianto di riscaldamento

Stai per ristrutturare casa e hai dei dubbi sul tipo di impianto da usare? Hai sentito parlare di varie tecnologie ma non hai capito a fondo le differenze?

Solitamente quanti ci si approccia ad una ristrutturazione, affrontare il tema dell’impianto di riscaldamento diventa uno dei punti centrali, perché è uno degli impianti tecnologici principali.

Le tipologie di impianti per il riscaldamento invernale sono molte ed affrontarle tutte è praticamente impossibile.

In questo articolo mi voglio concentrare su due tipologie: il riscaldamento con caloriferi ed il riscaldamento a pavimento.

Mi concentro sul paragone di questi due perché, in base all’esperienza personale, sono quelli con cui ci si trova a che fare più spesso, perché le case da ristrutturare presentano quasi totalmente un impianto a radiatori e, quasi sempre, il quesito è se tenere l’impianto, sostituirlo con uno nuovo della stessa tecnologia o con uno nuovo a pannelli radianti (riscaldamento a pavimento).

Vediamo di fare di chiarezza analizzando i due tipi di impianto.

  1. Impianto a radiatori

Senza addentrarsi nel tecnico, sostanzialmente l’acqua scaldata da una caldaia, viene immessa in un impianto che la porta ai radiatori posti nelle singole stanze. Come funziona il riscaldamento dell’aria con il calorifero o radiatore? Per Convezione, per comprendere meglio guarda l’immagine qui sotto.

In pratica l’aria fredda dal pavimento viene attirata verso il calorifero, si scalda e sale verso l’alto. La prima a scaldarsi è l’aria dove c’è il soffitto e pian piano, con l’aumento dell’aria calda, il calore scende. E’ proprio così, infatti non è raro trovare una temperatura al soffitto più alta di 2 – 3 gradi rispetto a quella che c’è a pavimento. Peccato che però noi camminiamo sul pavimento!

Questo per farti comprendere meglio i pro e contro di questo impianto:

  • Il costo iniziale per l’installazione è decisamente basso
  • La temperatura dell’acqua calda che circola nell’impianto è superiore ai 70° C
  • I caloriferi saranno sempre presenti nell’ambiente, necessaria quindi una analisi sul loro posizionamento (difficilmente è prevedibile un letto a fianco di un calorifero)
  • Le tinteggiature delle pareti si sporcheranno più velocemente e sarà necessaria una manutenzione più assidua delle stesse

Il miglioramento energetico di questa tipologia d’impianto si ottiene con l’installazione di valvole termostatiche ad ogni calorifero, che permettono una regolazione personalizzata di ogni ambiente oltre che una riduzione di sprechi e costi (peraltro già obbligatorie nei condomini)

2. Riscaldamento a Pavimento

L’impianto a pannelli radianti o comunemente chiamato riscaldamento a pavimento, prevede la stesura di tubi in pvc sotto il massetto del pavimento. All’interno di questi verrà distribuita l’acqua calda direttamente dalla caldaia o centrale termica. Il riscaldamento dell’ambiante per Irraggiamento dal calore dal pavimento. I pratica il riscaldamento parte dal pavimento e man mano che si allontana da questo, diminuisce la temperatura. E’ molto più redditizio perché scalda l’aria dove viviamo, cioè vicino al pavimento. Per chiarimento ti invito a visionare l’immagine qui sotto

Ma quali sono i pro e contro?

  • La temperatura dell’acqua che riscola internamente è sui 35° C, il che si traduce in risparmio energetico rispetto ai caloriferi
  • Non ho nessun ingombro dei radiatori e quindi nessuna limitazione di utilizzo dello spazio
  • Le tinteggiature vengono sporcate meno e quindi ho necessità di meno manutenzione negli anni
  • Il costo di installazione è molto elevato in una ristrutturazione, perché include anche il costo del nuovo massetto e dell’eventuale demolizione del vecchio

Quindi quale scegliere per il tuo intervento di ristrutturazione? La domanda è complessa perché necessita di valutazione caso per caso. I motivi infatti sono sia economici (magari non si dispone del budget necessario per sostituire un impianto esistente a caloriferi con un riscaldamento a pavimento) che tecnici (a volte anche demolendo il massetto esistente non si dispone delle altezze necessarie per farci state il nuovo impianto a pavimento).

Quindi la soluzione migliore è chiedere una consulenza ad un professionista.

Non aspettare, contattami per una prima consulenza gratuita.




Ristrutturare casa: quando scegliere l’architetto?

Ma l’architetto quando mi serve? Devo sceglierlo dopo che ho preso casa o prima? Come mi può aiutare nei vari passi necessari? Se queste sono alcune delle domande che ti fai personalmente leggi questo articolo e ti prometto che molti dubbi ti saranno fugati.

Cominciamo col dire che a domanda “quando dovrei consultare un architetto?”, la mia risposta sarebbe “dipende da cosa devi fare”.

Per spiegarmi meglio, mi sento di dire che un progetto ha varie scale e quindi possibili intervalli d’intervento differente.

Cercherò di schematizzare, per semplificare, il concetto dividendolo in punti come di seguito.

  • Progetto di interior design

La parte più semplice, se vogliamo, ma anche quella che porta i risultati più visibili.

Se hai già una casa, oppure vuoi comprarne una e non vuoi stravolgere la distribuzione degli spazi, quello che devi chiedere al tuo architetto è un progetto di interior design. Qui verranno studiati l’ambientazione, i suoi colori ed i suoi arredi in base alle esigenze che gli comunicherai.

  • Progetto architettonico

Se hai necessità di mettere mano alle parti murarie, se specialmente vuoi dividere differentemente i tuoi spazi interni, vuoi ridefinire o rifare gli impianti ecc., al tuo architetto dovrai chiedere un progetto architettonico. Le varianti sono molte e tutte da personalizzare, in termini di servizio richiesto. Se ti serve questo, contatta un architetto dopo che avrai comprato casa.

  • Consulenza pre-acquisto

Se hai individuato una o più case che ti interessano, chiedere una consulenza preventiva all’architetto può essere utile per individuare eventuali problematiche o scoprire potenzialità nascoste che non avevi considerato. E’ possibile stimare un costo di massima necessaria per la ristrutturazione che può far pendere l’ago della bilancia, in caso di scelta, su una casa piuttosto che di un’altra.

  • Ricerca della casa dei sogni

Ci si può affidare ad un architetto anche per ricercare la casa per le proprie esigenze. Se non hai tempo o voglia da dedicare alla ricerca, semplicemente stabilisci il tuo tetto massimo di spesa e dai mandato all’architetto di cercare alcune case per te. Dopo averti ascoltato, ricercherà la casa per te, tenendo conto di eventuali spese per la ristrutturazione.

Quello che ti voglio dire in questo articolo è di vedere l’architetto non solo nel modo classico, ma come un consulente esperto del mercato che ti può far risparmiare parecchi soldi. Per farti comprendere ti faccio un esempio.

Riguarda una ristrutturazione di un appartamento, con ampio terrazzo, in villa. La villa è composta di due piani e, seppur costruita come una villa a tutti gli effetti, sono stati eseguiti due ingressi e accatastati come due subalterni differenti. Il cliente acquisisce il piano primo tramite Asta giudiziaria.

Dopo l’acquisizione mi contatta per il progetto di ristrutturazione. Durante il primo sopralluogo mi rendo conto, e lo faccio notare al cliente, ciò che ho descritto prima, ovvero gli appartamenti sono due, ma concepiti per essere un’unica villa, questo significa che tutti gli impianti sono unici.

Vi lascio immaginare la problematica per risolvere il sezionamento degli impianti e l’allaccio a nuove utenze.

In questo caso, se mi avessero contattato subito, prima della vendita giudiziaria, dal veloce sopralluogo avrebbero avuto subito coscienza delle problematiche.

Si sarebbe potuto abbandonare l’idea d’acquisto e direzionare la ricerca su altro, oppure visto le problematiche si poteva valutare che le stesse fossero elemento di disincentivo e ipotizzare il rischio di presentarsi all’asta giudiziaria all’incanto successivo, partendo da un prezzo il 20% più basso e, di conseguenza, risparmiando soldi.

Ti posso assicurare che anche sul libero mercato ci sono molte insidie che ti possono far spendere soldi inutili che potresti invece re-investire sulla ristrutturazione.

Quindi il mio consiglio è di non vedere l’architetto come una spesa in più, ma come l’alleato che, oltre a progettarti la casa che vorrai, ti farà RISPARMIARE.

Non buttare soldi, contattami per una prima consulenza gratuita.




Ristrutturare casa: I COLORI 3

Sei stanco/a dei soliti ambienti impersonali e vorresti dare un “tocco di unicità” alla tua casa? Devi ristrutturare casa e vorresti che sia “unica”?

Bene oggi parleremo di come i colori ci possono aiutare a rendere più personali ed unici i nostri ambienti.

Prima di affrontare il discorso, è importante che tu comprenda che il tema del colore è molto ampio e sarebbe utile che tu abbia compreso come i colori incidano sulle sensazioni delle persone (ti invito a leggere il mio articolo specifico qui), e come i colori determinano precise percezioni degli spazi (approfondisci con il mio articolo specifico qui).

Che sia tutta la casa, un solo ambiente o un solo angolo, i colori, o meglio decorazioni colorate, possono veramente aiutarci a conferire carattere ai nostri ambienti.

Si possono realizzare situazioni molto interessanti.

Vediamone alcune possibilità.

  1. Sottolineare alcuni ambienti – funzioni:

Osserva ad esempio le immagini di seguito:

In questi esempi, il colore è stato utilizzato sottolineare il tavolo da pranzo. Nel primo esempio, creando un angolo colorato, pur essendo lo stesso ambiente sembra che il tavolo da pranzo sia inserito in una “stanza” a se stante.

2. Sottolineare alcuni elementi d’arredo:

E’ possibile evidenziare in divano, una mensola o un altro elemento d’arredo che reputi importante o sul quale vuoi riporre attenzione.

3. Creare effetti ottici inaspettati:

Guarda questi corridoi e come l’effetto spaziale possa cambiare con i colori

4. Creare pareti uniche colorate di forte impatto visivo:

5. Creare situazioni iconiche e spiritose:

Come hai visto le possibilità sono enormi ed infinite. Inoltre essendo eseguite in pittura murale, facilmente sostituibile per creare ambienti differenti come questo:

Fonte Pinterest

Ti invito ad ispirati in rete, ci sono un sacco di esempi e, se dovessi avere necessità di un aiuto, non esitare a contattarmi per una prima consulenza gratuita.




Ristrutturare casa: il COLORE 2

Stai ristrutturando casa e vorresti progettare qualche ambiente con colori particolari? Non conosci che effetto potrebbe avere i colori delle pareti sui tuoi spazi interni?

Con questo articolo cercherò di chiarire come i colori determinano precise percezioni degli spazi, così che potrai utilizzarli con più consapevolezza per ottenere il risultato desiderato.

E’ doveroso però fare alcune premesse:

  • A concorrere nel creare l’atmosfera globale dei tuoi ambienti non saranno solo i colori delle pareti, ma anche il colore del pavimento, degli arredi e degli oggetti inseriti all’interno.
  • Consideriamo tutte le pareti, sia verticali (muri) che orizzontali (pareti e soffitti)
  • La pavimentazione sarà di norma una costante, anche nel tempo, il che significa che la sua corretta scelta diventa di basilare importanza: se è semplice cambiare i colori dei muri (è sufficiente ridipingere), non è così comodo sostituire i pavimenti.

Detto questo ti invito ad osservare con attenzione l’immagine qui sotto.

Come puoi notare, viene presentato sempre lo stesso ambiente (infatti le dimensioni delle pareti e il pavimento non cambia mai) ma con colori posizionati su pareti differenti.

Le sensazioni che ottieni, la lettura dello spazio e l’atmosfera in generale cambia, non è vero?

Andiamo a vederli uno ad uno:

  1. ESPANSIONE: dipingere tutte le pareti ed il soffitto con il medesimo colore chiaro (potrebbe essere bianco o altri colori molto chiari) conferisce una sensazione di espansione dello spazio. Quindi se hai un ambiente piccolo e la tua idea è di ottenere uno spazio “arioso”, questa potrebbe essere la soluzione.
  2. ABBASSAMENTO: dipingere il soffitto di toni più scuri conferisce una percezione di abbassamento, di compressione dello spazio. Questo metodo è perfetto per riequilibrare lo spazio in ambienti stretti con soffitti alti, che già danno una sensazione di strettoia, come in un corridoi per esempio.
  3. PROFONDITA’: dipingere pareti e soffitto con toni più scuri, lasciando la parete di fondo chiara o bianca, conferisce profondità all’ambiante. Questo trucchetto è utile in ambienti corti che vorresti allungare, immagina per esempio aa ambienti corti o a nicchie.
  4. ACCORCIAMENTO: questo l’esempio opposto al precedente da utilizzare in ambienti dove vorresti più accorcimento e reccoglimento dello spazio.
  5. INNALZAMENTO: abbiamo qui l’esempio opposto al numero 2. Cioè lasciare il soffitto molto più chiaro dei muri fa “leggere” l’ambiente più alto.
  6. RESTRINGIMENTO: lasciare le pareti laterali molto più chiare del soffitto e della parete di fondo in generale conferisce una sensazione di restringimento. E’ utile per riequilibrare ambienti molto larghi e dispersivi.
  7. ALLARGAMENTO: anche in questo caso, l’opposto del caso precedente
  8. ALLUNGAMENTO e ABBASSAMENTO: se hai necessità allungare ed abbassare il tuo ambiente, questo è il caso che fa per te. Viene molto usato, storicamente, anche con fasce boiserie.
  9. COMPATTAMENTO: è questo il caso che vede tutte le pareti colorate di toni scuri o, comunque, decisi. Realizzare ambienti in questo modo significa realizzare ambienti molto compatti, raccolti, intimi. Utilizzare questa situazione crea sempre ambienti sempre molto particolari e di carattere.

Hai visto quante sensazioni differenti si possono ottenere in una ristrutturazione, solo utilizzando i colori?

Non è facile, lo so, nel senso che calibrare un ambiente molto bene non è semplice. L’errore è sempre dietro l’angolo.

Il mio consiglio è di affidarti ad un professionista, per non perdere tempo e soldi in tentativi ed andare a colpo sicuro. Contattami qui per una prima consulenza gratuita.




Ristrutturare casa: i colori

Vorresti dare un nuovo aspetto alla tua casa o a qualche tuo ambiente? Vorresti cambiare qualche cosa in casa tua ma non sai che cosa? Non preoccuparti, leggi questo articolo e fatti ispirare.

Oggi parliamo di colori.

Tutto è colore. Noi viviamo in un mondo colorato ed anche i nostri ambienti di casa hanno dei colori.

Cosa li rende colorati? Tutto: le pareti, il pavimento, i mobili ed addirittura le luci e le piante danno colore ad un ambiente e questi colori danno vita ad una Atmosfera.

Riuscire a creare l’atmosfera che vuoi veramente è la realizzazione del tuo desiderio, perché significa che sei riuscita/o a bilanciare con equilibrio tutti gli elementi che concorrono alla sua concretizzazione.

Prima di tutto, è ovvio, è necessario aver ben chiaro che casa vuoi.

Dopo di che si può ragionare sui colori.

Questo che stai leggendo sarà il primo di una serie di articoli dove affronterò il tema del colore. In questo caso inizieremo con dei temi generali, nelle prossime puntate vedremo come la loro applicazione possono determinare effetti differenti sullo spazio.

Voglio iniziare da un concetto: fin dalla nascita le varie culture sono sottoposte a vari significati con i colori e, conseguentemente, veniamo condizionati da questo. Ti faccio un esempio pratico per spiegare cosa intendo. In Italia siamo abituati a collegare la velocità con il colore rosso, questo perché lo associamo alla storia motoristica della Ferrari e, prima di lei, dell’Alfa Romeo. Se vai a chiedere qual è il colore della velocità ad un tedesco, molto probabilmente ti risponderà il grigio, collegandolo alla storia motoristica della Mercedes. Se lo chiedi ad un inglese ti risponderà il verde scuro, associandolo alla Jaguard.

Oltre a questi aspetti psicologici e culturali, sicuramente c’è da considerare anche una risposta fisica ai colori stessi. Ad esempio se io entro in una camera rossa, si riscontra un aumento di qualche battito cardiaco del nostro cuore anche se io sono rilassato esattamente come lo ero prima di entrarci. Il Verde e l’azzurro, che sono colori predominanti in natura, conferiscono un effetto di rilassamento tangibile. Il blu, ad esempio, ha una diretta stimolazione della vescica, questo significa che se io faccio un pavimento blu in un ufficio riscontrerò un leggero aumento dell’uso dei wc.

Tutto questo per dire che individuare i colori giusti non è uno scherzo. L’importante è comprendere con quali atmosfere ci sentiamo a nostro agio senza farci forviare da tutti i condizionamenti esterni.

Per farti capire meglio ti chiedo di pensare alla moda. Questa industria due volte l’anno, per esigenze commerciali, cambiano colori per spingerci a comprare nuovi vestiti, nuove auto ecc.

Quindi ci troviamo ad ottobre, entriamo nei negozi e troviamo ad esempio solo vestiti neri o verdi, però il nostro colore preferito, con il quale ci sentiamo a nostro agio quando lo indossiamo, è il blu. Però quell’inverno tu non troverai vestiti blu perché è stato scelto per te che il blu “non è di moda”.

Bene, nella casa cambiare colori può essere semplice, ma non così veloce ed economico come cambiare un vestito.

Quindi per non sbagliare ambiente e, soprattutto, per risparmiare tempo e denaro contattami qui per una prima consulenza gratuita.

Per oggi l’infarinatura sul colore può bastare, non perdere i nuovi aggiornamenti.




Ristrutturare casa: architetto o interior designer?

Devi ristrutturare casa e non sai se è meglio contattare un architetto o un designer? Non sai quali competenze ti può dare uno e l’altro? E se ti servissero ambedue?

Partiamo con il presupposto che un buon architetto è tutti e due, mentre chi si presenta come interior designer non ha tutta la parte di competenze tecniche che ha l’architetto.

Comunque il designer ti può aiutare sulla parte interna, dalla distribuzione degli spazi al tracciamento di muri ed impianti, alla definizione dell’arredo e dei colori sino all’allestimento definitivo.

Tutta la parte tecnica deve essere gestita da un architetto, cioè la progettazione dell’involucro e le pratiche burocratiche ecc.

Forse hai bisogno di entrambi, quindi è meglio scegliere un professionista che incarni tutte le competenze.

A mio modo di vedere, però, semmai la domanda è un’altra, ovvero come scelgo l’architetto?

In questo caso sei di fronte a due possibilità:

  1. Conosci l’architetto, nel senso che conosci il suo lavoro, come si esprime e pensi che il tuo stile di casa aderisca al tuo o, perlomeno, che lui sia il professionista che può interpretare al meglio la tua “idea di casa”.
  2. Devi contattare alcuni professionisti, parlarci anche di persona, e comprendere se quello fa per te secondo alcune regole base:
    • Il professionista deve progettare la casa per te, dove tu abiterai e ti sentirai a tuo agio, quindi … ti deve ascoltare!
    • Durante i colloqui verifica che sia predisposto all’ascolto, che cerchi di capire le tue necessità, facendoti domande per approfondire il più possibile tutti gli aspetti.
    • Se si mette a guardare la pianta e a ragionare su di essa, scartalo perché è mentalmente predisposto a pensare con le sue idee ed il suo gusto = non ti ascolterà e sarà una continua lotta.
    • Se ti chiede: che tipo di casa vorreste? Oppure, che sensazioni vorreste provare in casa vostra o che cosa rappresenta per voi la casa? Avete fatto BINGO!!!

Se vuoi contattarmi per una prima consulenza gratuita clicca qui.




Ristrutturare casa: il giusto budget

Vorresti ristrutturare casa ma non hai la minima idea dei costi a cui andresti incontro? Non sai quanto ti ci vorrebbe? Temi di iniziare e di ritrovarti in corso d’opera ad una lievitazione dei costi?

Questo breve articolo vuole darti dei consigli pratici per non farti trovare brutte sorprese.

  1. Stabilisci il budget subito.

Sia che tu debba ristrutturare casa, oppure comprare una casa per ristrutturarla, sia che tu ti affidi ad un architetto che ti segua nell’operazione o meno la cosa più importante è stabilire il tuo tetto di budget.

Prenditi del tempo, fermati prima di iniziare qualsiasi idea di progetto, controlla il tuo portafoglio, la tua finanziabilità, parla con la tua banca … insomma fatti tutti i ragionamenti del caso ma non commettere l’errore di non fissare il limite del tuo budget.

Una volta che l’hai stabilito comunicalo subito al tuo architetto. Non avere remore o vergogna nel trasferire questa informazione al tuo professionista di fiducia, questo è un passo basilare e di seguito di spiego il perché.

Quando il tuo architetto saprà il limite di spesa entro il quale muoversi, riuscirà a proporti da subito possibilità di progetto consone. Ti spiego meglio con un esempio: ipotizza che hai intenzione di acquistare un immobile da ristrutturare di circa 100 mq e, tolte le spese per l’acquisizione dell’immobile, ti restano per la ristrutturazione 50.000,00 €.

In questo immobile ti piacerebbe rifare il bagno, cambiare i pavimenti, devi sostituire gli infissi e mettere mano anche all’impianto di riscaldamento. Anche se ti piacerebbe molto, il tuo architetto non ti proporrà mai un impianto di riscaldamento a pavimento perché sa benissimo che la sua realizzazione, tra demolizione del pavimento e massetto originario, impianto e nuovo massetto, si prenderà già più della metà del budget.

Quindi ascolta il mio consiglio, non fare altri passi avanti senza aver stabilito il tuo budget per la ristrutturazione.

2. Imprevisti.

Quando ti stai approcciando alla ristrutturazione non dimenticarti degli imprevisti.

Esatto, nel calcolo del budget tieni sempre presente la possibilità che ci possano essere degli imprevisti. I preventivi dei lavori da parte delle aziende vengono fatti a “vista”, in fase di cantiere potrebbero saltar fuori dei vizi o degli ammaloramenti che non erano riscontrabili prima.

Calcola sempre un 5-10% (dipende dall’ampiezza del tuo budget) per essere coperto per ogni eventualità

3. Stila la lista delle necessità e dei desideri.

Quando uno si approccia ad una ristrutturazione è perché ha o delle necessità abitative, o dei desidero o entrambi.

Proprio per questo il consiglio che ti voglio dare è di stilare da subito una lista di necessità e di desideri.

Sicuramente avrai già in mente cosa vuoi o vorresti ma metterlo su carta è un ottimo esercizio, poi consegna la lista al tuo architetto, sarà di grandissimo aiuto alla progettazione dei tuoi spazi.

Per necessità intendo tutti ciò che reputi di non poter fare a meno nella tua casa futura. Potrebbe essere sia un locale, magari un ripostiglio, che qualche cosa inerente la tecnologia, ad esempio l’impianto di condizionamento estivo.

Per desideri intendo tutto ciò che ti piacerebbe molto avere ma al od alla quale, che per varie motivate ragioni, potresti rinunciare. Potrebbe essere una veranda in giardino, oppure una parete di verde verticale ecc.

4. Tempi

Stabilisci le tempistiche, o comunque concordale verosimilmente con il tuo architetto, di durata del cantiere per poi prendere veramente possesso della casa. E’ importante farlo per evitare lungaggini non previste. In caso tu debba assolutamente entrare per una certa data puoi stabilire un contratto con penali con gli esecutori dei lavori così da essere risarcito/à in caso di eccessivo ritardo.

Spero tu abbia compreso che partire con le idee chiare in una ristrutturazione è sempre vantaggioso perché non ti farà perdere tempo e ti farà risparmiare.

Ora non perdere altro tempo, contattami pure qui per una prima consulenza gratuita.