Ristrutturare casa: colori e decori

Cerchi idee per rinnovare un ambiente? Vorresti con poca fatica cambiare totalmente il “carattere” di casa tua? Leggendo questo articolo troverai qualche sputo.

La decorazione e/o pittura murale è un’arte vecchia almeno quanto il genere umano. In tutte le epoche l’uomo ha avuto, quasi, la necessità di conferire ai muri delle proprie abitazioni un tocco cromatico e particolare, così da arricchire e rendere più unici i propri interni.

Anche oggi, in ambito moderno, la decorazione è un elemento che può essere preso in considerazione per personalizzare i propri ambienti.

Metodi per fare ciò sono quasi infiniti quanto la fantasia di ognuno. Oggi mi soffermerò su tre particolari “categorie”.

  • Decorazione con Colori

Il metodo storico e più semplice è utilizzare la pittura murale. Pensiamo solo alla storia, in termini di affreschi, che abbiamo nel nostro paese. Possiamo utilizzare in vari modi il colore, per comprendere come utilizzarlo ti rimando agli articoli che ho già presentato su questo blog ed in particolare qui e qui. Anche oggi possiamo effettuare tutta una serie di decori, dalle forme geometriche a forme più naturali. Come si dice in gergo un immagine è meglio di cento parole e quindi ti invito ad osservare le immagini di seguito

  • Carte da parati

Quando si parla di carte da parati si parla di un mondo vastissimo. Le carte da parati esistono da tantissimo tempo e sono generalmente caratterizzate da motivi o texture di piccola dimensione che si ripetono in sequenza. Questo tipo di decoro viene utilizzato ancora moltissimo in ambienti classici.

Negli ultimi anni però l’evoluzione della carta da parati ha assunto sviluppi molto interessanti, che vanno da decori tutta parete a gigantografie di paesaggi che conferiscono un effetto profondità all’ambiente veramente singolare. Guarda gli esempi qui sotto per comprendere meglio cosa intendo.

  • Pannelli 3d

In questo caso ci troviamo di fronte a pannelli tridimensionali, con tantissimi motivi differenti, che vengono incollati ai muri. L’effetto che si ottiene è a volte strabiliante. Usare questi pannelli, può sicuramente caratterizzare fortemente un ambiente, infondendo carattere ed attirando l’attenzione su di esso.

Spero che le informazioni ti siano state utili. Ora, capendo che tipo di ambiente desideri, ti consiglio di osare. Passa all’azione ed osa, facendo qualche cosa di unico per casa tua.

Se hai bisogno di aiuto contattami qui.




Ristrutturare casa: quando scegliere l’architetto?

Ma l’architetto quando mi serve? Devo sceglierlo dopo che ho preso casa o prima? Come mi può aiutare nei vari passi necessari? Se queste sono alcune delle domande che ti fai personalmente leggi questo articolo e ti prometto che molti dubbi ti saranno fugati.

Cominciamo col dire che a domanda “quando dovrei consultare un architetto?”, la mia risposta sarebbe “dipende da cosa devi fare”.

Per spiegarmi meglio, mi sento di dire che un progetto ha varie scale e quindi possibili intervalli d’intervento differente.

Cercherò di schematizzare, per semplificare, il concetto dividendolo in punti come di seguito.

  • Progetto di interior design

La parte più semplice, se vogliamo, ma anche quella che porta i risultati più visibili.

Se hai già una casa, oppure vuoi comprarne una e non vuoi stravolgere la distribuzione degli spazi, quello che devi chiedere al tuo architetto è un progetto di interior design. Qui verranno studiati l’ambientazione, i suoi colori ed i suoi arredi in base alle esigenze che gli comunicherai.

  • Progetto architettonico

Se hai necessità di mettere mano alle parti murarie, se specialmente vuoi dividere differentemente i tuoi spazi interni, vuoi ridefinire o rifare gli impianti ecc., al tuo architetto dovrai chiedere un progetto architettonico. Le varianti sono molte e tutte da personalizzare, in termini di servizio richiesto. Se ti serve questo, contatta un architetto dopo che avrai comprato casa.

  • Consulenza pre-acquisto

Se hai individuato una o più case che ti interessano, chiedere una consulenza preventiva all’architetto può essere utile per individuare eventuali problematiche o scoprire potenzialità nascoste che non avevi considerato. E’ possibile stimare un costo di massima necessaria per la ristrutturazione che può far pendere l’ago della bilancia, in caso di scelta, su una casa piuttosto che di un’altra.

  • Ricerca della casa dei sogni

Ci si può affidare ad un architetto anche per ricercare la casa per le proprie esigenze. Se non hai tempo o voglia da dedicare alla ricerca, semplicemente stabilisci il tuo tetto massimo di spesa e dai mandato all’architetto di cercare alcune case per te. Dopo averti ascoltato, ricercherà la casa per te, tenendo conto di eventuali spese per la ristrutturazione.

Quello che ti voglio dire in questo articolo è di vedere l’architetto non solo nel modo classico, ma come un consulente esperto del mercato che ti può far risparmiare parecchi soldi. Per farti comprendere ti faccio un esempio.

Riguarda una ristrutturazione di un appartamento, con ampio terrazzo, in villa. La villa è composta di due piani e, seppur costruita come una villa a tutti gli effetti, sono stati eseguiti due ingressi e accatastati come due subalterni differenti. Il cliente acquisisce il piano primo tramite Asta giudiziaria.

Dopo l’acquisizione mi contatta per il progetto di ristrutturazione. Durante il primo sopralluogo mi rendo conto, e lo faccio notare al cliente, ciò che ho descritto prima, ovvero gli appartamenti sono due, ma concepiti per essere un’unica villa, questo significa che tutti gli impianti sono unici.

Vi lascio immaginare la problematica per risolvere il sezionamento degli impianti e l’allaccio a nuove utenze.

In questo caso, se mi avessero contattato subito, prima della vendita giudiziaria, dal veloce sopralluogo avrebbero avuto subito coscienza delle problematiche.

Si sarebbe potuto abbandonare l’idea d’acquisto e direzionare la ricerca su altro, oppure visto le problematiche si poteva valutare che le stesse fossero elemento di disincentivo e ipotizzare il rischio di presentarsi all’asta giudiziaria all’incanto successivo, partendo da un prezzo il 20% più basso e, di conseguenza, risparmiando soldi.

Ti posso assicurare che anche sul libero mercato ci sono molte insidie che ti possono far spendere soldi inutili che potresti invece re-investire sulla ristrutturazione.

Quindi il mio consiglio è di non vedere l’architetto come una spesa in più, ma come l’alleato che, oltre a progettarti la casa che vorrai, ti farà RISPARMIARE.

Non buttare soldi, contattami per una prima consulenza gratuita.




Ristrutturare casa: I COLORI 3

Sei stanco/a dei soliti ambienti impersonali e vorresti dare un “tocco di unicità” alla tua casa? Devi ristrutturare casa e vorresti che sia “unica”?

Bene oggi parleremo di come i colori ci possono aiutare a rendere più personali ed unici i nostri ambienti.

Prima di affrontare il discorso, è importante che tu comprenda che il tema del colore è molto ampio e sarebbe utile che tu abbia compreso come i colori incidano sulle sensazioni delle persone (ti invito a leggere il mio articolo specifico qui), e come i colori determinano precise percezioni degli spazi (approfondisci con il mio articolo specifico qui).

Che sia tutta la casa, un solo ambiente o un solo angolo, i colori, o meglio decorazioni colorate, possono veramente aiutarci a conferire carattere ai nostri ambienti.

Si possono realizzare situazioni molto interessanti.

Vediamone alcune possibilità.

  1. Sottolineare alcuni ambienti – funzioni:

Osserva ad esempio le immagini di seguito:

In questi esempi, il colore è stato utilizzato sottolineare il tavolo da pranzo. Nel primo esempio, creando un angolo colorato, pur essendo lo stesso ambiente sembra che il tavolo da pranzo sia inserito in una “stanza” a se stante.

2. Sottolineare alcuni elementi d’arredo:

E’ possibile evidenziare in divano, una mensola o un altro elemento d’arredo che reputi importante o sul quale vuoi riporre attenzione.

3. Creare effetti ottici inaspettati:

Guarda questi corridoi e come l’effetto spaziale possa cambiare con i colori

4. Creare pareti uniche colorate di forte impatto visivo:

5. Creare situazioni iconiche e spiritose:

Come hai visto le possibilità sono enormi ed infinite. Inoltre essendo eseguite in pittura murale, facilmente sostituibile per creare ambienti differenti come questo:

Fonte Pinterest

Ti invito ad ispirati in rete, ci sono un sacco di esempi e, se dovessi avere necessità di un aiuto, non esitare a contattarmi per una prima consulenza gratuita.




Ristrutturare casa: il COLORE 2

Stai ristrutturando casa e vorresti progettare qualche ambiente con colori particolari? Non conosci che effetto potrebbe avere i colori delle pareti sui tuoi spazi interni?

Con questo articolo cercherò di chiarire come i colori determinano precise percezioni degli spazi, così che potrai utilizzarli con più consapevolezza per ottenere il risultato desiderato.

E’ doveroso però fare alcune premesse:

  • A concorrere nel creare l’atmosfera globale dei tuoi ambienti non saranno solo i colori delle pareti, ma anche il colore del pavimento, degli arredi e degli oggetti inseriti all’interno.
  • Consideriamo tutte le pareti, sia verticali (muri) che orizzontali (pareti e soffitti)
  • La pavimentazione sarà di norma una costante, anche nel tempo, il che significa che la sua corretta scelta diventa di basilare importanza: se è semplice cambiare i colori dei muri (è sufficiente ridipingere), non è così comodo sostituire i pavimenti.

Detto questo ti invito ad osservare con attenzione l’immagine qui sotto.

Come puoi notare, viene presentato sempre lo stesso ambiente (infatti le dimensioni delle pareti e il pavimento non cambia mai) ma con colori posizionati su pareti differenti.

Le sensazioni che ottieni, la lettura dello spazio e l’atmosfera in generale cambia, non è vero?

Andiamo a vederli uno ad uno:

  1. ESPANSIONE: dipingere tutte le pareti ed il soffitto con il medesimo colore chiaro (potrebbe essere bianco o altri colori molto chiari) conferisce una sensazione di espansione dello spazio. Quindi se hai un ambiente piccolo e la tua idea è di ottenere uno spazio “arioso”, questa potrebbe essere la soluzione.
  2. ABBASSAMENTO: dipingere il soffitto di toni più scuri conferisce una percezione di abbassamento, di compressione dello spazio. Questo metodo è perfetto per riequilibrare lo spazio in ambienti stretti con soffitti alti, che già danno una sensazione di strettoia, come in un corridoi per esempio.
  3. PROFONDITA’: dipingere pareti e soffitto con toni più scuri, lasciando la parete di fondo chiara o bianca, conferisce profondità all’ambiante. Questo trucchetto è utile in ambienti corti che vorresti allungare, immagina per esempio aa ambienti corti o a nicchie.
  4. ACCORCIAMENTO: questo l’esempio opposto al precedente da utilizzare in ambienti dove vorresti più accorcimento e reccoglimento dello spazio.
  5. INNALZAMENTO: abbiamo qui l’esempio opposto al numero 2. Cioè lasciare il soffitto molto più chiaro dei muri fa “leggere” l’ambiente più alto.
  6. RESTRINGIMENTO: lasciare le pareti laterali molto più chiare del soffitto e della parete di fondo in generale conferisce una sensazione di restringimento. E’ utile per riequilibrare ambienti molto larghi e dispersivi.
  7. ALLARGAMENTO: anche in questo caso, l’opposto del caso precedente
  8. ALLUNGAMENTO e ABBASSAMENTO: se hai necessità allungare ed abbassare il tuo ambiente, questo è il caso che fa per te. Viene molto usato, storicamente, anche con fasce boiserie.
  9. COMPATTAMENTO: è questo il caso che vede tutte le pareti colorate di toni scuri o, comunque, decisi. Realizzare ambienti in questo modo significa realizzare ambienti molto compatti, raccolti, intimi. Utilizzare questa situazione crea sempre ambienti sempre molto particolari e di carattere.

Hai visto quante sensazioni differenti si possono ottenere in una ristrutturazione, solo utilizzando i colori?

Non è facile, lo so, nel senso che calibrare un ambiente molto bene non è semplice. L’errore è sempre dietro l’angolo.

Il mio consiglio è di affidarti ad un professionista, per non perdere tempo e soldi in tentativi ed andare a colpo sicuro. Contattami qui per una prima consulenza gratuita.




Ristrutturare casa: i colori

Vorresti dare un nuovo aspetto alla tua casa o a qualche tuo ambiente? Vorresti cambiare qualche cosa in casa tua ma non sai che cosa? Non preoccuparti, leggi questo articolo e fatti ispirare.

Oggi parliamo di colori.

Tutto è colore. Noi viviamo in un mondo colorato ed anche i nostri ambienti di casa hanno dei colori.

Cosa li rende colorati? Tutto: le pareti, il pavimento, i mobili ed addirittura le luci e le piante danno colore ad un ambiente e questi colori danno vita ad una Atmosfera.

Riuscire a creare l’atmosfera che vuoi veramente è la realizzazione del tuo desiderio, perché significa che sei riuscita/o a bilanciare con equilibrio tutti gli elementi che concorrono alla sua concretizzazione.

Prima di tutto, è ovvio, è necessario aver ben chiaro che casa vuoi.

Dopo di che si può ragionare sui colori.

Questo che stai leggendo sarà il primo di una serie di articoli dove affronterò il tema del colore. In questo caso inizieremo con dei temi generali, nelle prossime puntate vedremo come la loro applicazione possono determinare effetti differenti sullo spazio.

Voglio iniziare da un concetto: fin dalla nascita le varie culture sono sottoposte a vari significati con i colori e, conseguentemente, veniamo condizionati da questo. Ti faccio un esempio pratico per spiegare cosa intendo. In Italia siamo abituati a collegare la velocità con il colore rosso, questo perché lo associamo alla storia motoristica della Ferrari e, prima di lei, dell’Alfa Romeo. Se vai a chiedere qual è il colore della velocità ad un tedesco, molto probabilmente ti risponderà il grigio, collegandolo alla storia motoristica della Mercedes. Se lo chiedi ad un inglese ti risponderà il verde scuro, associandolo alla Jaguard.

Oltre a questi aspetti psicologici e culturali, sicuramente c’è da considerare anche una risposta fisica ai colori stessi. Ad esempio se io entro in una camera rossa, si riscontra un aumento di qualche battito cardiaco del nostro cuore anche se io sono rilassato esattamente come lo ero prima di entrarci. Il Verde e l’azzurro, che sono colori predominanti in natura, conferiscono un effetto di rilassamento tangibile. Il blu, ad esempio, ha una diretta stimolazione della vescica, questo significa che se io faccio un pavimento blu in un ufficio riscontrerò un leggero aumento dell’uso dei wc.

Tutto questo per dire che individuare i colori giusti non è uno scherzo. L’importante è comprendere con quali atmosfere ci sentiamo a nostro agio senza farci forviare da tutti i condizionamenti esterni.

Per farti capire meglio ti chiedo di pensare alla moda. Questa industria due volte l’anno, per esigenze commerciali, cambiano colori per spingerci a comprare nuovi vestiti, nuove auto ecc.

Quindi ci troviamo ad ottobre, entriamo nei negozi e troviamo ad esempio solo vestiti neri o verdi, però il nostro colore preferito, con il quale ci sentiamo a nostro agio quando lo indossiamo, è il blu. Però quell’inverno tu non troverai vestiti blu perché è stato scelto per te che il blu “non è di moda”.

Bene, nella casa cambiare colori può essere semplice, ma non così veloce ed economico come cambiare un vestito.

Quindi per non sbagliare ambiente e, soprattutto, per risparmiare tempo e denaro contattami qui per una prima consulenza gratuita.

Per oggi l’infarinatura sul colore può bastare, non perdere i nuovi aggiornamenti.




Ristrutturare casa: architetto o interior designer?

Devi ristrutturare casa e non sai se è meglio contattare un architetto o un designer? Non sai quali competenze ti può dare uno e l’altro? E se ti servissero ambedue?

Partiamo con il presupposto che un buon architetto è tutti e due, mentre chi si presenta come interior designer non ha tutta la parte di competenze tecniche che ha l’architetto.

Comunque il designer ti può aiutare sulla parte interna, dalla distribuzione degli spazi al tracciamento di muri ed impianti, alla definizione dell’arredo e dei colori sino all’allestimento definitivo.

Tutta la parte tecnica deve essere gestita da un architetto, cioè la progettazione dell’involucro e le pratiche burocratiche ecc.

Forse hai bisogno di entrambi, quindi è meglio scegliere un professionista che incarni tutte le competenze.

A mio modo di vedere, però, semmai la domanda è un’altra, ovvero come scelgo l’architetto?

In questo caso sei di fronte a due possibilità:

  1. Conosci l’architetto, nel senso che conosci il suo lavoro, come si esprime e pensi che il tuo stile di casa aderisca al tuo o, perlomeno, che lui sia il professionista che può interpretare al meglio la tua “idea di casa”.
  2. Devi contattare alcuni professionisti, parlarci anche di persona, e comprendere se quello fa per te secondo alcune regole base:
    • Il professionista deve progettare la casa per te, dove tu abiterai e ti sentirai a tuo agio, quindi … ti deve ascoltare!
    • Durante i colloqui verifica che sia predisposto all’ascolto, che cerchi di capire le tue necessità, facendoti domande per approfondire il più possibile tutti gli aspetti.
    • Se si mette a guardare la pianta e a ragionare su di essa, scartalo perché è mentalmente predisposto a pensare con le sue idee ed il suo gusto = non ti ascolterà e sarà una continua lotta.
    • Se ti chiede: che tipo di casa vorreste? Oppure, che sensazioni vorreste provare in casa vostra o che cosa rappresenta per voi la casa? Avete fatto BINGO!!!

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Ristrutturare casa: il giusto budget

Vorresti ristrutturare casa ma non hai la minima idea dei costi a cui andresti incontro? Non sai quanto ti ci vorrebbe? Temi di iniziare e di ritrovarti in corso d’opera ad una lievitazione dei costi?

Questo breve articolo vuole darti dei consigli pratici per non farti trovare brutte sorprese.

  1. Stabilisci il budget subito.

Sia che tu debba ristrutturare casa, oppure comprare una casa per ristrutturarla, sia che tu ti affidi ad un architetto che ti segua nell’operazione o meno la cosa più importante è stabilire il tuo tetto di budget.

Prenditi del tempo, fermati prima di iniziare qualsiasi idea di progetto, controlla il tuo portafoglio, la tua finanziabilità, parla con la tua banca … insomma fatti tutti i ragionamenti del caso ma non commettere l’errore di non fissare il limite del tuo budget.

Una volta che l’hai stabilito comunicalo subito al tuo architetto. Non avere remore o vergogna nel trasferire questa informazione al tuo professionista di fiducia, questo è un passo basilare e di seguito di spiego il perché.

Quando il tuo architetto saprà il limite di spesa entro il quale muoversi, riuscirà a proporti da subito possibilità di progetto consone. Ti spiego meglio con un esempio: ipotizza che hai intenzione di acquistare un immobile da ristrutturare di circa 100 mq e, tolte le spese per l’acquisizione dell’immobile, ti restano per la ristrutturazione 50.000,00 €.

In questo immobile ti piacerebbe rifare il bagno, cambiare i pavimenti, devi sostituire gli infissi e mettere mano anche all’impianto di riscaldamento. Anche se ti piacerebbe molto, il tuo architetto non ti proporrà mai un impianto di riscaldamento a pavimento perché sa benissimo che la sua realizzazione, tra demolizione del pavimento e massetto originario, impianto e nuovo massetto, si prenderà già più della metà del budget.

Quindi ascolta il mio consiglio, non fare altri passi avanti senza aver stabilito il tuo budget per la ristrutturazione.

2. Imprevisti.

Quando ti stai approcciando alla ristrutturazione non dimenticarti degli imprevisti.

Esatto, nel calcolo del budget tieni sempre presente la possibilità che ci possano essere degli imprevisti. I preventivi dei lavori da parte delle aziende vengono fatti a “vista”, in fase di cantiere potrebbero saltar fuori dei vizi o degli ammaloramenti che non erano riscontrabili prima.

Calcola sempre un 5-10% (dipende dall’ampiezza del tuo budget) per essere coperto per ogni eventualità

3. Stila la lista delle necessità e dei desideri.

Quando uno si approccia ad una ristrutturazione è perché ha o delle necessità abitative, o dei desidero o entrambi.

Proprio per questo il consiglio che ti voglio dare è di stilare da subito una lista di necessità e di desideri.

Sicuramente avrai già in mente cosa vuoi o vorresti ma metterlo su carta è un ottimo esercizio, poi consegna la lista al tuo architetto, sarà di grandissimo aiuto alla progettazione dei tuoi spazi.

Per necessità intendo tutti ciò che reputi di non poter fare a meno nella tua casa futura. Potrebbe essere sia un locale, magari un ripostiglio, che qualche cosa inerente la tecnologia, ad esempio l’impianto di condizionamento estivo.

Per desideri intendo tutto ciò che ti piacerebbe molto avere ma al od alla quale, che per varie motivate ragioni, potresti rinunciare. Potrebbe essere una veranda in giardino, oppure una parete di verde verticale ecc.

4. Tempi

Stabilisci le tempistiche, o comunque concordale verosimilmente con il tuo architetto, di durata del cantiere per poi prendere veramente possesso della casa. E’ importante farlo per evitare lungaggini non previste. In caso tu debba assolutamente entrare per una certa data puoi stabilire un contratto con penali con gli esecutori dei lavori così da essere risarcito/à in caso di eccessivo ritardo.

Spero tu abbia compreso che partire con le idee chiare in una ristrutturazione è sempre vantaggioso perché non ti farà perdere tempo e ti farà risparmiare.

Ora non perdere altro tempo, contattami pure qui per una prima consulenza gratuita.




Ristrutturare casa vs comprare nuova casa

E’ la domanda che ti si ripropone in questo momento della tua vita? Sei indeciso/a se comprare una casa nuova o da ristrutturare? Ti piace una vecchia casa ma sei spaventato/a dalla ristrutturazione che servirebbe per tramutarla veramente nella casa dei tuoi sogni?

Se hai risposto affermativamente ad almeno una delle tre domande qui sopra allora sei nel posto giusto, perché se continui a leggere l’articolo troverai dei consigli che ti chiariranno le idee.

Prima di tutto ti consiglio di capire esattamente che tipo di casa vorresti.

Questo ti è molto utile per orientarti nell’eventuale ricerca.

Secondo consiglio: dovresti stabilire le tue priorità abitative, in particolare devi identificare come trovare il compromesso tra dove “ti piacerebbe” abitare e dove “dovresti” abitare, per necessità od altro. Ti faccio un esempio: un giorno mi sono capitati dei clienti che per necessità lavorative si erano trasferiti a Milano, entrambi provenivano da paesi di provincia ed avevano un grande desiderio di vivere circondati da ampie zone verdi , ma lavorando ambedue in città si sono trovati di fronte ad una scelta importantissima: cercare un appartamento in città risparmiando tempo negli spostamenti quotidiani rinunciando alla “tranquillità” della periferia o del fuori città, oppure investire ore extra ogni per raggiungere i rispettivi luoghi di lavoro?

Terzo consiglio: avere ben in mente il budget massimo a disposizione. Il mercato immobiliare è molto variegato, nelle città oltre a cambiare da quartiere a quartiere spesso varia da via a via. Tenendo presente il proprio limite di spesa si parte coscienti su un aspetto che può rivedere quelli precedenti, infatti potrai riconsiderare quartieri o zone della città sui quali precedentemente avevi accantonato.

Ora tenuti presenti i tre consigli sopra, la risposta certa alla domanda se è meglio una casa nuova o da ristrutturare non esiste.

Esistono però in ambedue i casi dei pro e dei contro. Andiamo ad analizzarli.

  • Velocità di presa possesso abitazione:

Se acquisti una casa nuova (oppure completamente ristrutturata cioè equiparabile al nuovo) dove lo stato di avanzamento è ad un ottimo livello, i tempi d’attesa per andare ad abitarci si accorciano. Questo potrebbe essere il caso se hai necessità di velocità.

  • Possibilità di personalizzazione:

Avere la possibilità di personalizzare la propria casa è una opportunità molto interessante. Nel nuovo va di pari passo con il livello di finitura a cui il cantiere è arrivato. Nel senso che se è quasi completato, il tuo raggio d’azione non è ampio, mentre se acquisti addirittura sulla carta puoi decidere anche la posizione dei muri interni anche se, in questo ultimo caso la tempistica di consegna si allunga di molto. In caso di ristrutturazione invece, diciamo che il limite che hai, escluso la parte strutturale della casa, è solo il tetto di budget che ti sei fissato/a

  • Tecnologia:

Spesso in una nuova casa puoi avere a disposizione una tecnologia impiantistica già in dotazione sicuramente superiore, realizzata secondo gli ultimi standard normativi. E’ anche vero che se devi ristrutturare puoi comunque aggiungere un certo grado di tecnologia, le problematiche da risolvere sono leggermente diverse … ma è comunque possibile ottenere degli ottimi risultati.

  • Costi più alti:

Mediamente, anche se di solito le abitazioni nuove vengono vendute a corpo, cioè senza un calcolo del valore a metro quadro (mq), è indubbio che le nuove abitazione hanno costi al mq superiori. Il discorso costi è da affrontare anche per i costi fiscali. Se compri al nuovo, ovvero da un’impresa, hai anche l’iva da versare e i costi dei altre tasse sono differenti. Approfondisci questo aspetto in qui.

Comprare una casa da ristrutturare e cimentarti nei lavori ti permette sicuramente più margini di risparmio, sia dal punto fiscale, sia dal punto di vista delle scelte che puoi fare in termini di lavorazioni d’affrontare

  • Spazio:

Indubbiamente la nuove abitazioni hanno spazi più piccoli rispetto a quelle di qualche decennio fa. Per farti comprendere meglio ti faccio l’esempio sul taglio classico che le famiglie cercano, ovvero il trilocale. Per trilocale si intende soggiorno/cucina, due camere e servizi. Bene, ora la dimensione classica di questo appartamento va dai 90 ai 100 mq circa di superficie commerciale (a volte ne ho visti anche più piccoli), mentre negli anni ’90 questo tipo di appartamenti lo si progettava mediamente tra i 100 e i 110 mq. Cioè, oggi con le metrature di 20 anni fa si fanno i quadrilocali.

Trovare quindi appartamenti usati e mettere mano ad una ristrutturazione significa avere camere e spazi sicuramente più ampi rispetto a quelli che troveresti nelle nuove costruzioni.

Comprendi quindi che ogni scelta ha dei pro e dei contro e che solo tu, con la tua personalità e le tue esigenze, puoi arrivare alla soluzione. Certo la consulenza di un professionista ti può essere utile, anche in fase di affiancamento alla scelta. Proprio per questo, per aiutarti a scegliere nel modo migliore e per non farti sprecare soldi puoi contattarmi qui e chiedere una consulenza personalizzata.




Super Bonus 110 %. Bufala o verità?

Con il Decreto Rilancio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, all’art. 119 si parla di Super Bonus al 110%. Ma siamo veramente sicuri che sia un reale strumento di rilancio?

Con l’art. 119 del Decreto Rilancio, si prevede una possibilità di detrazione del 110% per tutta una serie di interventi sugli edifici da recuperare in cinque anni anziché dieci anni d’imposta.

Cercherò, in questa sede, di essere il più chiaro possibile, cercando di spiegare cosa riporta l’art. 119 nel concreto e quali sono le perplessità.

Il art. 119 riporta tre grandi scenari principali per il recupero fiscale:

  • Interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo”, in pratica l’isolamento termico dei tetti e dei cappotti dell’edificio, sino ad un tetto di spesa di 60.000,00 € per ogni unità abitativa.
  • “Interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione del 18 febbraio 2013, a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici di cui al comma 5 e relativi sistemi di accumulo di cui al comma 6, ovvero con impianti di microcogenerazione”, tante parole complesse per indicare la sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento con quelli di nuova generazione. Tetto max. di spesa 30.000,00 € per ogni unità abitativa.
  • “Interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici di cui al comma 5 e relativi sistemi di accumulo di cui al comma 6, ovvero con impianti di microcogenerazione“, anche quitante parole complesse per indicare la sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento con quelli di nuova generazione. Tetto max. di spesa 30.000,00 €.

Poi il decreto ci dice che sono ammesse alla detrazione del 110% anche le seguenti categorie di interventi purché associati ai tre interventi trainanti precedenti:

  • L’installazione dei pannelli fotovoltaici
  • L’installazione di colonnine di ricarica per autovetture elettriche
  • Su interventi di efficientamento energetico elencati all’articolo 14 del decreto-legge n. 63 del 2013, ovvero tutto quello che era detraibile al 65% (es. infissi)

Il Decreto inoltre specifica la possibilità per il cliente finale di avere uno sconto in fattura del 100%, qualora il fornitore si voglia trattenere, mettendola come credito d’imposta, la detrazione del 110% ed addirittura dà la possibilità a quest’ultimo di cederla a Banche o Finanziarie.

Le perplessità.

Come annunciato, la misura sembra una manna dal cielo, perché sembrerebbe la classica win-win-win situation.

Cioè, ci guadagnerebbero tutti perché:

  • I clienti finali sarebbero incentivati a fare dei lavori di efficientamento specialmente se con lo sconto in fattura riuscissero ad ottenere il lavoro senza, materialmente, tirare fuori un solo euro.
  • Le aziende fornitrici potrebbero essere molto interessate, primo perché mettendolo come Credito d’imposta a 100 in fattura loro guadagnerebbero un ulteriore 10% dalla stessa commessa, secondo anche per un evidente vantaggio commerciale in merito alla trattativa, perché se il cliente finale non deve spendere nulla di certo non ti verrà a chiedere uno sconto sul prezzo di listino.
  • Le Banche e le Finanziarie avrebbero l’opportunità di un guadagno del 9-10% in 5 anni qualora acquistassero il credito della detrazione, facendo un investimento assolutamente sicuro in quanto garantito dallo Stato.

Perfetto, dirai tu, lo scenario è meraviglioso.

Certo, peccato che non è stato calcolato il passaggio dal teorico al reale, ovvero non sono stati previsti tutta una serie di scogli.

Cominciamo col dire che, nello scenario che si prospetta o meglio che i media ci prospettano, sarà di notevole crisi economica, quindi la problematica delle Aziende fornitrici sarà, oltre al trovare lavoro e commesse, di avere liquidità per sopravvivere. Questo si traduce nel fatto che: non tutti gli interventi potranno essere tenuti in credito d’imposta; dovranno attrezzarsi con partnership con Banche e Finanziarie a cui cedere il Credito d’imposta.

Però la cosa non sarà semplice e scontata, in quanto le Banche e Finanziarie si muoveranno certo su un affare per loro così sicuro, ma al momento che questo diventi a tutti gli effetti sicuro, cioè alla fine lavori.

Infatti, sino ad oggi, la detrazione fiscale la si può richiedere alla fine lavori, quindi ci sarà la problematica che le Banche non accetteranno di muoversi prima con il classico metodo dell’avanzamento lavori. Risultato le aziende rischieranno fortemente lo scoperto.

Per farvi capire, ipotizziamo un intervento di cappotto termico su una ristrutturazione. Dalla conclusione della facciata alla fine lavori del cantiere possono passare anche 4-6 mesi, il che significa che l’azienda per quella lavorazione non potrà farsi pagare e dovrà anticipare tutta la spesa per un certo numero di mesi prima di essere liquidati della cifra in fattura.

Operazione difficilmente ipotizzabile per la maggior parte delle Imprese di piccole e medie dimensioni sul territorio nazionale.

Certo è che la cessione del Credito può avvenire successivamente anche da parte del cliente finale, questo non è escluso, però capite bene che sarà difficile che lo stesso decida di fare l’intervento sapendo che che dovrà sborsare lui comunque la cifra.

Staremo a vedere! Per conoscere gli sviluppi della vicenda e vedere se il tutto si tradurrà in una splendida favola od in una grande bufala iscriviti nel form in alto a destra per rimanere aggiornato.